PEDA. Friedrich Fröbel

                  FRIEDRICH FROBEL




Fröbel nacque nel 1782 a Turingia, una regione boscosa della Germania, e perse la madre quando aveva nove mesi, cosa che lo colpì molto e lo portò a studiare l'educazione infantile.

Fröbel fu influenzato dall'ambiente naturale e dalle sue prime esperienze nei boschi, nonché da Pestalozzi, che divenne il suo mentore.

La prima istituzione educativa di Fröbel fu l'Istituto Generale di Educazione Tedesca, dove si concentrò sull'educazione dei suoi cinque nipoti.







Secondo Froebel il bambino non era più solo da alfabetizzare e custodire, ma ad esso si riconosceva anche il diritto di giocare e di apprendere attraverso il gioco.

Dopo aver trascorso un periodo accanto a Pestalozzi come assistente, aprì nel 1817 la sua prima scuola. Nel 1840 diede al suo istituto il nome di Kindergarten, ovvero giardino d'infanzia per rimarcare la differenza rispetto alle altre scuole del tempo.




Fröbel credeva che i bambini dovessero essere trattati come piante e che gli educatori dovessero essere come giardinieri, prendendosi cura della loro crescita.









Nello stesso anno stampò anche un saggio nel quale esaltò l'opera educativa della donna e l'amore per i bambini, sostenuto dalla conoscenza e dal rispetto delle leggi della crescita naturale. Secondo Froebel lo scopo dell'educazione è la conoscenza della natura nella molteplicità delle sue forme e delle sue configurazioni. L'educazione quindi deve essere un sostegno per l'autorealizzazione personale e deve sperimentare il senso divino nella realtà della natura.



Lo studioso fa riferimento all'educazione naturale di Rousseau e su questa basa la sua proposta di educazione infantile nei termini di un "giardino".


Il gioco fu concepito da Froebel come il baricentro dell'educazione infantile e viene visto come uno strumento per favorire l'espressione in maniera creativa. Su questa base si sviluppò anche l'idea dei "doni" ovvero di giocattoli dotati di un potere simbolico in grado di far intuire al bambino le leggi che governano il mondo.






L'asilo si proponeva di fornire un'educazione naturale e inclusiva attraverso spazi organizzati e aperti, dove i bambini potessero esprimersi liberamente e crescere in armonia con la natura.

Il metodo pedagogico di Fröbel si concentrava sul rapporto del bambino con la natura e sull'uso del gioco come centro delle attività educative.

Fröbel introdusse il concetto di “doni”, o giocattoli educativi, che avevano un forte potere simbolico e aiutavano i bambini a comprendere le leggi del mondo attraverso il gioco e la sperimentazione.

I regali sono stati progettati con una logica sequenziale e progressiva, iniziando con una palla di gomma per arrivare a forme e oggetti più complessi.






ES: Il primo dono era rappresentato da una palla elastica alla quale venivano associate delle specifiche attività pratiche. Padroneggiando la palla il bambino familiarizzava con le proprietà fondamentali dei corpi.


Il secondo dono consisteva in una sfera e in un cubo di legno e tramite questi oggetti si dimostrava al bambino l'armonia che governa ciò che apparentemente è contrario: la stabilità e l'instabilità.





Il terzo era costituito da un cubo diviso in 8 piccoli cubi.

Il quarto in un altro cubo distribuito in tavolette di spessore e lunghezza diverse e questi avevano il compito di fare "vedere dentro" al bambino e di manipolare oggetti grandi e piccoli.

Il suo progetto di educazione infantile sembrava troppo innovativo, infatti soltanto qualche anno dopo i kindergarten conobbero migliore fortuna e si diffusero in tutta Europa e negli Stati Uniti.


Le idee di Fröbel influenzarono altri educatori, come le sorelle Agazzi, Dewey e Montessori, che adottarono e adattarono i suoi metodi alle proprie filosofie educative.

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