DEWEY

 

                                John Dewey 



John Dewey a Chicago nel 1896 con un gruppo di insegnanti e con l’aiuto della moglie Alice Chipman  diede vita a una scuola sperimentale un vero e proprio laboratorio di psicologia e pedagogia sperimentali. 


Come la rivoluzione copernicana è stata fondamentale per il cambiamento nel astronomia la pedagogia di Dewey  ha favorito il cambiamento nel campo pedagogico , esplora nuove pratiche di insegnamento. Il fanciullo diventa il sole intorno al quale girano gli strumenti all’educazione .


L'educazione come processo psicologico e sociale

Nel breve e fondamentale saggio Il mio credo pedagogico. Psicologico :l'educatore è tenuto a procedere soprattutto alla stimolazione e al rafforzamento delle potenzialità individuali in modo che esse maturino appieno. Sul piano sociale: si deve agire nella consapevolezza dei vincoli e delle regole che governano la convivenza tra gli esseri umani, favorendo l'inserimento costruttivo del bambino nella società in cui vive.



La scuola come comunità 

Scuola e società è il fedele resoconto dell'esperienza compiuta dalla scuola sperimentale di Chicago, basata sulle attività manuali, sulla cooperazione, sulla soluzione dei problemi . Per non essere "imposta" e artificiosa, la scuola va organizzata a partire dai bisogni e dagli interessi infantili e deve funzionare come una piccola comunità nella quale si riproducono le caratteristiche, filtrate e semplificate, della vita sociale esterna.

Essa è concepita in forma "progressiva", in quanto l'attività che si svolge al suo interno presuppone uno sviluppo graduale dell'allievo, partendo dall'esperienza acquisita in famiglia e nell'ambiente sociale in cui egli vive.



L'educazione come attività sociale 

Il rapporto tra scuola e società viene riproposto dal saggio pedagogico più significativo di Dewey: Democrazia e educazione: L'educazione non è mai un fenomeno individuale, ma sempre un'attività sociale attraverso cui l'individuo eredita le conquiste e i progressi e rifiuta ciò che può essere dannoso o i valori ormai tramontati. La democrazia costituisce la forma di convivenza più completa finora sperimentata dall'umanità, ma il suo esercizio non è statico: la democrazia esige, da un lato, la partecipazione attiva di tutte le persone e, dall'altro, offre la garanzia che ciascuno possa dare alla società il meglio di sé.



Il valore dell'esperienza 

due saggi filosofici: Come pensiamo ed Esperienza e natura. L'esperienza è posta dallo studioso statunitense alla base di ogni conoscenza umana e viene presentata come l'intreccio permanente ed evolutivo tra l'essere umano e la natura: una "continua emergenza" nella quale l'individuo interagisce con la natura e sperimenta la sua capacità di cambiare l'ambiente e la consapevolezza, a sua volta, di esserne trasformato. I fatti fisici e le operazioni mentali, in 

altre parole, non sono che eventi empirici che hanno solo diversa qualità.

Una teoria e non sono e meno un significato vitale solo se trova risconto della sua validita nel esperienza

Il pensiero si configura come lo strumento necessario per agire nell'esperienza e risolvere i problemi che di volta in volta si presentano nella prafica quotidiana mediante la capacità riflessiva ;indica una sequenza di procedimenti mentali in grado di organizzare i dati, mettere a punto e praticare possibili ipotesi, verificare l'adeguatezza o meno delle soluzioni adottate. La conoscenza altro non è che un sapere continuamente verificato alla luce dell'esperienza, cioè costruito secondo un metodo scientifico.




La teoria pedagogica 

Due sono i concetti fondamentali alla base della pedagogia di Dewey: la nozione di esperienza, con la congiunta concezione di pensiero riflessivo, e il principio della società democratica.

concezione strumentale del pensiero, due principi da cui derivano alcune conseguenze importanti: quando l'essere umano "fa esperienza" compie un'azione attiva e non solo conoscitiva; l'esperienza è produttivo se permette di comprendere i significati sottesi all'esperienza e le conseguenze che ne derivano; pensare significa quindi immergersi nell'esperienza per trasformarla, conoscere e fare sono dunque intimamente connessi.


Il sapere come processo continuo 

Quando Dewey sostiene la "scuola attiva" incentrata sugli interessi degli allievi e sulle loro energie, lo fa non soltanto per ragioni psicologiche (il bisogno di muoversi, di manipolare, di costruire ecc.), ma sulla base di una concezione teorica (filosofica) del sapere inteso come processo continuo. In esso la "verità" non è il frutto di una speculazione astratta e data una volta per tutte, ma è continuamente sottoposta alla verifica sperimentale: è "vero" (e dunque utile) ciò che siamo in grado di produrre in modo concreto e tangibile ai fini del cambiamento positivo di noi stessi e della società nella quale viviamo.

L'educazione fondata sull'esperienza - educare significa espandere l'ambito di esperienza dell'alunno - deve saper distinguere tra le esperienze utili destinate a "moltiplicarsi fecondamente" e quelle invece "infeconde". Questo è possibile, secondo Dewey, nella misura in cui l'educatore sa creare le condizioni ambientali idonee affinché i desideri, i bisogni e le capacità personali possano manifestarsi in esperienze educative, cioè in un'attività modificatrice fondata sulla continuità evolutiva e sull'interazione essere umano-ambiente.

Il limite principale della scuola tradizionale è colto proprio nella mancanza di un "ambiente vitale" da cambiare, senza doversi semplicemente adattare a esso. Nella scuola attiva il cambiamento è affidato al pensiero "pragmatico" la cui validità poggia su una riflessione volta alla conoscenza della realtà e alla sua trasformazione (il pensiero riflessivo).



L'importanza della vita democratica

 L'altro polo dell'analisi peda gogica deweyana è dato da una concezione dell'educazione come «partecipazione dell'individuo alla coscienza sociale della specie» (Il mio credo pedo. gogico) che trova nel principio della vita democratica la sua manifestazione più alta e significativa. Se la società democratica è il prodotto dell'intelligenza degli uomini, a sua volta l'educazione dell'intelligenza costituisce un fattore decisivo per la vita della democrazia. La vita democratica si alimenta, insomma, mediante la coltivazione delle intelligenze.

, Lo stretto rapporto tra democrazia ed educazione è alla base della rela Zione interattiva tra scuola e società.

 La scuola basata sull'attività e sugli interessi degli alunni, ordinata come una comunità aperta alla realtà sociale. impegnata non a plasmarli in modo standardizzato ma a valorizzarli secon- do le loro potenzialità, viene indicata come la condizione indispensabile per il manifestarsi di una società nella quale gli esseri umani possano sperimentare in modo personale la democrazia.

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